Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte I, 1916 – BEIC 1905987.djvu/41

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quale fa il suo Consiglio particolar over collegio, in detto Consiglio over collegio per via di scrutinio nomina certo numero di uomini, li quali mandano a partito, che è quello noi diciamo «se ballottano», e quelli che ottengono il partito, cioè che rimangono overo sono eletti, s’imborsano e si estraggono due di 4 in 4 mesi, clic dura il loro officio; e questi si chiamano li «consuli», li quali iudicano le controversie civili di quelli della sua arte. E cosí fa ciascun’arte. Ma le controversie di quelli sono de diverse arti sono iudicate dalli Sci della mercanzia. Ciascuna arte ha il suo ricorso, che sono iudici de appellazione, i quali s’eleggono come di sopra è ditto delli consoli, li quali se chiama il «Ricorso», e questi con li consoli insieme imponeno fine alla causa. Li Sei di mercanzia hanno nelle cose mercantili pienissima autoritade, né si può dalla sentenzia loro appellare. Ben è vero che, non si espedendo infra li debili tempi le cause da detto officio overo ricercando cosí le parti, come anco nelle cause molto importanti ordinariamente si fa, se dá a detto magistrato una compagnia de r i cittadini tratti a sorte da una borsa a ciò deputata, appresso a’ quali insieme con li Sei resiede pienissima autoritá sopra dette cause. Si crea la borsa degli ti, i quali si chiamano il «Ricorso», quasi nel medesimo modo che quella delli Sei, e sono di tanta fede e credito gli uomini de ditto Ricorso, che tutti li compromessi generalmente se fanno con condizione che, non essendo li due árbitri concordi, s’intenda per terzo uno che sia tratto da ditta borsa per sorte; né è alcuno che recusi tal iudicio. Ha questo magistrato un giudice forestiero, dottore, l’officio del quale dura un anno, il quale precipuamente attende all’e^secuzionc delle sentenzio delli iudici preditti, e dal qual dottore, quando occorre, li sei iudici prefati s’informano della disposizione di ragione, della intelligenzia de’ statuti ed interveneno in molte cose, massime nelli giudici, con detti Sei, benché solo per consiglio e non per deliberazione. E questo magistrato è onoratissimo in Fiorenza; se ben, per quanto dicono, in tempi de* Medici sono sta’ eletti in detto magistrato persone non convenienti a tale dignitá.