Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte I, 1916 – BEIC 1905987.djvu/53

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suoi. Il quale, quasi consolandosi, quando se parti da Fiorenza, disse questi tre arguti detti: i. che’1 non curava vivere in quella cittá, nella quale possono meno le leggi che gli uomini; 2. disse che alli savi era meno grave udire che vedere i mali della sua patria, 3. disse che gli era maggior gloria Tesser onorato rcbelle che servo cittadino. Cosmo, dunque, de’ Medici da la Balia, dopo mandato messer Rainaldo in esilio, fu restituito nella cittá di Fiorenza con onor grandissimo ed universal satisfazione de tutti, e da ognuno fu salutato «pafer patriae»> e fu del 1434. Stette mesi io in esilio. Mandò molti cittadini in esilio (alcuni dicono che furono 137 capi di famiglia), c fece morir Antonio, figliuolo di Bernardo Guadagno, ed alcuni altri. Fece li copiatori per fare li magistiati con li modi che inferius se dirá al luoco suo, ed alli rpagistrati criminali praecipue fece eleggere Cosmo delli principali della sua fazione. Molti, delle famiglie clic erano privati dello stato e di poter aver magistrati. Cosmo li redusse all’ordine populare e per consequens al stato cd alli magistrati. Redusse la famiglia degli Alberti e tutti li rebelli in la cittá; e, perché li capitanei de parte guelfa, avendo tal autoritá, avevano dichiarili molli essere dependenti c discesi da gibellini, e pertanto erano da loro amonili che non se impazzasseno nel guberno del Stato, quali loro a Fiorenza chiamano «amoniti», questi anco furono da Cosmo assumpti nel guberno. Per modo che, avendo espulso e mandato in esilio quelli nobili populani che gli erano contrari, e conciliatisi gli esuli, riduccndoli nella loro patria,-conciliatisi le famiglie e gli amoniti, avendoli ridotti al guberno, ed avendo la plebe e li poveri ottimamente disposti alle sue voglie, come sempre erano stati, con molli altri amici obligati ed affezionati, l’ebbe tutta Fiorenza disposta ed obligata a se. E con questo modo li fu facile senza arme, il che rade volte e forse mai è occorso ad altri, dominar Fiorenza. Del 1444, essendo finito il tempo della Balia, sentendosi che li cittadini parlavano piú liberamente del solito, furono eletti altri de Balia, e redatto il guberno in pochi. Del 1464 mori Cosmo, quale nacque ilei 13S9 nel giorno de san Cosmo e Damiano. Tenne il Stato Cosmo anni 21.