Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte II, 1916 – BEIC 1906568.djvu/64

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di quelle bande. In modo che, computando tutti li soldati di diverse nazioni, delle quali si serve il granduca, possono es- sere ordinariamente circa 600 fanti, distribuiti con i suoi capi- tani secondo la qualitá dei luoghi che ne hanno bisogno. Ha Sua Altezza, quando volesse o quando le bisognasse, gran commoditá di radunare soldati da diverse parti d’Italia e principalmente dalle province che sono contermini al suo Stato, perché, essendo le terre del dominio della Chiesa, e massime quelle della Romagna, manifestamente divise in due fazioni, tiene intelligenza e corrispondenza con i capi d’una parte, li favorisce, li aiuta e li sostenta. Onde, quando occorresse va- lersi di loro e di suoi dipendenti, pare che con grandissima prontezza dovesse essere servito. Da tutte queste cose si vede che, avendo sempre parati li soldati suoi propri in Toscana, che sono gente attissima alla guerra e benissimo disciplinata, e potendo facilmente avere dei mercenari da quella parte dalla quale sogliono riuscire uomini valorosi, si può dire che abbia pronto un corpo di forze per qualitá e per numero importante. Della milizia ausiliaria, che è la terza specie, adesso non si parla, perciocché, potendo aver aiuto da quei principi, con i quali conserva buona amicizia e con i quali è unito per qual- che interesse, nell’ultima parte della relazione apparirá di chi possa confidare e da chi possa sperar sussidio nei suoi bisogni. Perché, oltre i soldati per l’intiera formazione dell’esercito, sono necessari i guastatori, di questi ne ha descritti un numero di 12.000, che furono instituiti dal granduca Cosmo. Ed a questo modo ha la milizia perfetta e cosi ben fornita, che vien ad essere come un esercito, che possa facilmente e con cele- ritá moversi, con ordine alloggiare e con virtú combattere. Questi, si come giovano in tempo di guerra, cosi non sono inu- tili in tempo di pace, potendo essere impiegati, come sono stati diverse volte, a fare cavamenti, a derivare acque, a bonificare terreni ed a fare altri effetti a beneficio e cultura della campagna. Di cavalleria Sua Altezza per il vero non è molto ben for- nita, perché non ha se non due compagnie d’uomini d’arme, le quali furono instituite dal granduca Cosmo, con obbligo di