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scamente a Sidoro, che accorreva col cordiale. — Ma che rosolio! Un bicchier d’acqua.
— Sidoro, un bicchier d’acqua — ordinò il barone, bianco come un cencio. — Io no, non posso.
— Avete ragione. A voi è toccata questa! — gli disse don Nunzio pietosamente.
E povero diavolo a cui era toccata cadde a sedere colle gambe rotte, balbettando:
— Scusate.... scusatemi tutti, signori miei....
— Ma perdonate, caro don Nunzio, questa dell’acqua poi si sapeva — osservò il marchese.
— Si sapeva e non si sapeva. Andate a vedere adesso!
— Un mare! Ci si affoga! — aggiunse Luciano.
— Parla tu, Luciano, che c’eri!