Pagina:Verga - Eva, Treves, 1873.djvu/21

Da Wikisource.

— 21 —

ridendo sempre in modo strano. Ti ho cercato appunto per questo. Avevo bisogno di uno come te.... Tu non mi riderai in faccia almeno.... Ed io non voglio che si rida di me!...

Gli occhi gli brillavano febbrilmente e parlava concitato assai. Incominciai a temere che fosse matto sul serio.

Tutt’a un tratto egli mi domandò bruscamente:

— Andrai in Sicilia?

— Forse.

— Conosci la mia famiglia?

— No.

— La conoscerai, soggiunse; sono brava gente; non son signori, ma potrai stringer loro la mano francamente.... e parlar di me.... Non dire di cotesta scommessa però, e in caso di disgrazia non dire come son morto.... La mia povera mamma piangerebbe anche la perdita dell’anima mia.... Di’ che son morto di tifo, di miliare, in una buona casa — che in Sicilia l’idea dell’ospedale stringe il cuore — e che sono stato assistito dagli amici sino all’ultimo momento....

— Ma che discorsi mi fai!