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— Birbone!
Scostò colle sue mani i capelli della mia fronte; mi guardò con certi lampi abbaglianti negli occhi — mi guardò a lungo così, tenendomi la fronte fra le mani — e poscia, come rispondendo a sè stessa:
— Vattene! mi disse, vattene! e non mi lasciava e sporgeva verso le mie, le sue labbra sitibonde, e chiudeva gli occhi.
Mi richiamò di nuovo, quand’ero sulla soglia dell’uscio. — Dammi qualche cosa di tuo, mi disse: dammi il tuo fazzoletto.
E poscia un’altra volta:
— Aspetta! voglio che anche tu pensi a me.
Si staccò dal seno uno spillo d’oro, e mi punse leggermente sulla mano.
— Bravo! esclamò dandovi su un bacio. Ora vattene. Addio!
Attraversai l’andito al buio, e andavo ta-