Pagina:Verga - Eva.djvu/197

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— No.

— Ah!

Nel vestibolo incontrai nuovamente Eva di faccia a faccia. Ella mi lanciò a bruciapelo uno di quei tali sguardi, come se mi desse un pugno nel cuore.

La dea aveva un altro genere di sguardi, quelli della lente che vi tiene a distanza, poichè l’occhio non vi vede, e domandò, con quel muto linguaggio, all’insolente che osava fissare gli occhi su di lei, come non rimanesse abbagliata da tanto splendore. Eva si contentò di sorridere, levando il capo per dire qualche parola, al suo compagno, mentre si appoggiava al suo braccio con un raddoppiamento di leggiadra civetteria: — il conte era alto e le dava il vantaggio di levare il capo verso di lui per parlargli, vantaggio grandissimo per le donne, che sanno farlo in un certo modo!