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— Matto! matto! mi disse lisciandosi i capelli allo specchio. Ed io più matta di te! A proposito, e la tua dea!
— Qual dea?
— Quella del Pagliano, la superbiosa. L’ami molto?
— Punto.
— Ti credo. Siete così orgogliosi entrambi! Dovete bisticciarvi sempre. L’amerai per vanità.
— Sono troppo orgoglioso per avere di coteste vanità.
— Come sei diventato! e mi guardava tutta sorpresa, con cert’aria ingenua che possedeva ancora. Dimmi come amano le