Pagina:Verga - Eva.djvu/230

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quindi rialzandosi vivamente, con quell’accento che hanno soltanto i medici in certe occasioni: — La carrozza! ordinò, presto, la carrozza!



Passarono alcuni mesi senza che io più rivedessi Enrico Lanti. Eco ritornato in Sicilia, ma non ne avevo avuto più notizia. Un mattino, verso gli ultimi di ottobre, mi fu recapitata da un contadino una lettera urgente in Sant’Agata-li-Battiati, ove mi trovavo.

Il carattere di quella lettera che veniva a cercarmi con urgenza, mi era assolutamente sconosciute e sembrava tracciato con mano tremante. Però non ci volle molto a correre alla firma, giacchè la lettera era brevissima: era di Enrico Lanti e diceva: