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dire?.... Nessuno. E se nessuno lo sa, chi può dargli torto o ragione?
Tacque anelante, rifinito, come un uomo che abbia fatto una lunga corsa, e dopo un triste silenzio ripigliò con esaltazione morbosa:
— Ho visto tante mostruosità rispettate, tante bassezze cui si fa di cappello, tante contraddizioni di quello che chiamate senso morale, che non so più dove stia la verità. Tu che mi parli di gioie false, dimmi quali sieno le vere; quelle che costano più lagrime, quelle che lasciano più rimorsi? — e perchè rimorsi? — Qual è l’amor vero, quello che muore, o quello che uccide? — e qual è la donna più degna d’amore? la più casta, o la più seducente? — dov’è l’infamia? nella donna che ama per vivere, o nell’uomo che vive per godere? — o che tiene il sacco all’adulterio