Pagina:Verga - Il marito di Elena.djvu/291

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di guardarsi, dimenticano a poco a poco, coi gomiti sulla tovaglia, fumando un sigaro sul canapè, affacciati al balcone — le abitudini che vi riprendono, la tirannia degli affari, con le mollezze della vita domestica, le attrattive dell’intimità, il sorriso della propria creatura, una parola, una mano incontrata a caso, un gesto molle, un ritorno del passato esitante, lento, che ha tutte le seduzioni di un primo abbandono. Poscia ancora tutte le debolezze dell’amore che non siete riescito a soffocare completamente, tutti i languori del desiderio che vi si inspira, tutte le fiacchezze dei lieti ricordi che vi disarmano, tutte le tentazioni dell’egoismo che vi si insinuano. — Ella tornerà ad amarmi. Ella si rammenterà anche lei. Ella ha fatto per me quello che per nessuno avrebbe fatto.— Un bacio, infine cos’è? — Lo stesso ragionamento fatto per la lettera, quei ragionamenti biascicati sottovoce, col viso rosso. — Vi amo! — cos’è? — una parola! — un momento di debolezza, di vanità, l’esempio delle altre, la vita disoccupata. — Poteva strap-