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la coda del diavolo 109

ginato mai l’impressione che dovevano fare su di lui quel viso e quell’occhiata furtiva la prima volta che, andando colla sua fidanzata, incontrò Lina. — Ella s’era voltata a guardarlo di nascosto, come si guarda un mostro o un malfattore.

Intanto era trascorso l’anno, ed era sopravvenuta la festa di Sant’Agata. Donati doveva sposare da lì a poco. Egli aspettava in mezzo alla folla una 'ntuppatedda che quasi gli aveva promesso di farsi vedere un momento quando si sentì afferrare all’improvviso pel braccio. Gettò una rapida occhiata sulla donna mascherata, ma la sua fidanzata era più piccola di statura e non aveva quell’occhio nero così sfavillante. Ei sentì che il cuore dava un tuffo; non seppe cosa dire, e si lasciò rimorchiare dentro il caffè.

La sua compagna cercò un tavolino appartato e sedette di faccia a lui; sembrava