Pagina:Verga - Novelle, 1887.djvu/140

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mi disse, e ti sorrisi perchè ciò mi rendeva tutta lieta; in quel momento avevo un gran dolore in cuore. Se mio cugino avesse seguitato ad amarmi, io non te lo avrei mai detto, ma ti avrei sempre voluto bene come un fratello. Ora che mio cugino non vuol saperne più di me.... ebbene, anch’io voglio amare chi più mi piace! — Tossiva di quando in quando, le guancie le si imporporavano, e gli occhi le si facevano umidi. — Non mi dire che mi sposerai, se vuoi lasciarmi come quell’altro.... Sono stata tanto malata! — Addio! le dissi. — Tornerai domani? La zia va dalle mie cugine, non aver paura; tornerai? — Addio.

Non la vidi più. Sentii che mi sarei trovato umile e basso dinanzi alla fiducia e all’entusiasmo di quell’amore che non dividevo più. E sentivo del pari di aver perduto irremissibilmente un tesoro.

In novembre ricevetti una lettera listata di nero; era lo stesso carattere che avea