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Atto secondo, Scena II | 125 |
Giuseppina.
Sta quieta ora, che il dottore ha detto di non pensare a nulla.
Màlia.
Come posso fare, mamma?
Giuseppina.
E tu fallo!
(Pausa. Giuseppina prepara la minestra al caminetto.)
Màlia.
Mamma, il babbo starà ancora molto a tornare?
Giuseppina.
No, no.... anche lui!... Chetati ora!
Màlia.
Non gli dir nulla.... Ha tanti dispiaceri qui!... Sta fuori per questo, che non ci regge, poveretto!... Tu no, mamma! (sorridendole dolce e triste) Tu ci sei avvezza, a tribolare!... In causa mia, anche, povera mamma!...
Giuseppina
(colle lagrime agli occhi).
Guarda ora che mi fai andare in collera!