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Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/19

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Scena Prima 9


Zio Brasi

(dalla tettoia).

O zia Filomena, oggi che è la Santa Pasqua, e fanno pace suocera e nuora, abbiamo da abbracciarci e baciarci anche noi?

Zia Filomena.

— Zitto, scomunicato! (rientra in casa)

Gnà Nunzia.

(a Santuzza).

Parla dunque! Cos’è successo a mio figlio Turiddu?

Santuzza.

Non gridate forte, gnà Nunzia!

Pippuzza.

(dalla stradicciuola in fondo a destra, con un paniere
infilato al braccio).

Volet’ova, gnà Nunzia?

Gnà Nunzia.

A tre due soldi, se ti contenti. Guarda, ne ho tante.

     Verga.                               2