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Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/238

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228 La Lupa


Pina

(bieca, andandole quasi con le mani addosso).

Che vuoi dire? Parla chiaro!

Mara

(scoppia a piangere).

Mamma! Perchè mi tormentate adesso?... che vi ho fatto?

Pina.

Ti fai anche pregare!... Vuoi che ti preghi io stessa? Sarebbe bella anche questa!

Mara.

Lasciatemi andare, per carità! Diteglielo voi stessa, che non può essere questo matrimonio....

Pina.

Io ho detto di sì. Dirai di si anche tu, perchè così voglio!

Mara.

Voi, mamma!

Pina.

Io sono tua madre! Devo dartelo io il marito.