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Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/270

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260 La Lupa


Pina

(irrigidita dall’angoscia, balbettando tra le lagrime che la soffocano).

Sentite! E quello che mi fate a me, voi?... quello che mi avete fatto?... Io non ve lo dico!... Mi vedete che parlo e rido.... ma quello che ho in cuore non lo vedete!...

Nanni.

Lo vedo, sì!... Questo è il peggio, che lo vedo! E anche vostra figlia! Vedeste come è ridotta.... pelle e ossa! Non parla, non dice nulla.... ma dentro si rode e si consuma. Ogni notte la sento che piange e si dispera!... in causa vostra!... Vorrei piuttosto che mi piantasse un coltello qui, quando mi guarda con quegli occhi, senza dir nulla!...

Pina

(col viso torvo, evitando di guardarlo).

E a me che mi pianta quegli occhi in faccia, appena arrivo!... e dà la poppa alla tua creatura!... dinanzi a me!... (con voce sorda) Vi ho fatto il letto colle mie mani, la prima notte!...