Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/348

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338 La caccia alla Vulpe


Di Fleri.

Oh, marchesa, non la prendiamo più su quel tono! Non ci reggo più! Vuole che non la secchi altro? Che lasci Roma, una buona volta?

Donna Livia.

Ma.... se volete....

Di Fleri

(vivamente)

Io no!

Donna Livia

(sorridendo e dandogli la mano).

E neppur io.

Di Fleri

(le bacia la mano e cerca di attirarla a sè.
Ella s’irrigidisce. Allora egli cambia tono).

Ah! quel che mi fate soffrire!... Anche oggi, alla buvette.... e mentre vi vedevo galoppare al fianco di Artale!... Lo detesto colui!

Donna Livia

(ridendo).

Oh, poveretto!