Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/354

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344 La caccia alla Vulpe


Di Fleri

Francamente, e quello che non avete fatto voi?

Donna Livia

(sardonica).

Vi ho mancato di parola!...

Di Fleri.

Eh!... Siete d’una bella forza!... Prendete un galantuomo pei capelli, così senza pensarci, per adornarvene, per stuzzicare l’altro magari, lo scaldate a freddo, lo date in ispettacolo per mesi e mesi, gli fate perdere il tempo, la testa, l’amico, l’innamorata se ne ha, gli fate fare ogni sciocchezza, e poi gli dite che non volete rompervi il collo! Ma uno che si mette a giuocare senza denari in tasca e senza voglia di pagare, lo si affigge, al club!

Donna Livia.

Ebbene, affiggetemi. (Gli volta le spalle per andarsene.)

Di Fleri.

Un momento, e la mia gamba?