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Atto Primo, Scena III 75


Assunta

(leggendo tra sè la lettera).

Dice così, in sostanza, ch’è una stupida.... una brutta stupida, che non è altro, dice.... E si crede non so che cosa.... Ma quel bel mobile del suo spasimante ora la pianta col danno e le beffe, per tornarsene al suo paese, e ben gli stia!... Brutta sfacciata, che ne ha tanto piacere, lei.... quest’altra.... (restituendole la lettera) Dev’essere una donna che scrive.

Giuseppina.

Vede? Ah, Signore! Ora l’aggiusto io, appena torna a casa!

Assunta.

No, con prudenza, se no fa peggio. Che vuole? un visetto come quello della sua Gilda, che dà subito nell’occhio!...

Giuseppina.

Sì, non lo dico perchè è mia figlia; ma essa con uno straccetto di vestito figura meglio di una principessa.... Tutti risparmi