Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/98

Da Wikisource.
88 In Portineria


Giuseppina.

Poi ci dev’essere la volontà di mio marito.

Assunta.

Suo marito farà quel che vuol lei. Ora bisogna che dica la sua anche la sora Màlia.

Màlia

(premendosi il petto colle mani, balbettando dall’angoscia)

. Ma cosa devo dire io?

Assunta.

S’è contenta anche lei d’avere per cognato il sor Carlini.

Malia.

Io.... sì.... s’è contento lui.... e anche la Gilda....

Assunta

(a Giuseppina, trionfante).

Vede, vede se la sua ragazza è una perla!

Giuseppina

(baciando Màlia, con le lagrime agli occhi).

Tè! che voglio dartelo proprio di cuore!