Pagina:Verga - Una peccatrice.djvu/126

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lo Conte di Prato in litografia, c’era scritto a mano: Prega il sig. Brusio di far trovare alle 8 due suoi amici al Caffè d’Europa.

— Un duello! — esclamò Pietro sorpreso di leggere tutt’altro di quello che sperava: — confesso che me l’aspettava pochissimo. Quello che non so comprendere è perchè il signor conte spieghi la personalità sino a sfidarmi per un mazzo rimandato... a meno che...

Rimase pensieroso alcuni secondi, senza compire la frase, girandosi il biglietto fra le dita.

— Non importa; — disse quindi riscuotendosi; — quest’uomo è destinato; io l’ucciderò, com’è vero che mi chiamo Pietro e che quest’uomo mi ha insultato a Catania...

Uscendo per prevenire i testimoni passò dal barone di Monterosso e vi trovò un altro suo amico.

— V’incontro a proposito; — diss’egli stringendo le due mani che gli venivano stese, — ho un affare col conte di Prato e venivo a pregarvi della vostra assistenza. E raccontò ai due amici il fatto della