Pagina:Verga - Una peccatrice.djvu/128

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povero mazzo che c’entra quanto un pretesto?!... Il conte è irritatissimo per l’assiduità che spiegaste nel far la corte a sua moglie, per cui la seguitaste da Catania a Napoli; e si è servito di questo pretesto per sfidarvi onde evitare il rumore.

— Vi assicuro che non ho ancora l’onore di essere conosciuto personalmente da quella signora...

— Il conte però sembra che vi conosca molto bene... A domani!

A mezzanotte Brusio rientrando trovò una lettera che il cameriere gli disse aver recato due ore avanti una giovane assai elegante, che erasi annunciata per la cameriera della contessa di Prato. Egli aprì con febbrile impazienza la lettera profumata, della quale il bellissimo carattere inglese era tracciato con mano incerta, e vi lesse:


«Signore,

«Il conte l’ha sfidato. — Le condizioni di questo duello sono orribili: due uomini che si battono alla pistola non si battono per una semplice riparazione; si battono