Pagina:Verga - Una peccatrice.djvu/208

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per garentire la mia vita ch’eragli sospesa.

«Egli non ha detto: Che cara pazzia!... Ha detto semplicemente: Quale pazzia!...

«Ho veduto dalla sommità di quelle torri questo mare azzurro che si confonde con il ceruleo dell’orizzonte, che si stende nella sua grande immobilità in lontananza e freme e spumeggia ai miei piedi; ho veduto quelle barche che sembravano giocattoli da quell’altezza, quel litorale sparso di ville e di paesetti, e Catania... Catania ove Pietro mi aveva tanto amato....

«Vi fissai un lungo sguardo, non avvertendo le lagrime che bagnavano le mie guance.

«— Che guardi? — mi domandò egli, come se mi avesse domandato: Perchè piangi?

«— Catania! — risposi colla voce ancora tremante.

«Egli sentì forse tutto quanto vi era di passione e di rimembranze in quella parola; e lo provò anch’egli fors’anche in quel momento, poichè soggiunse, come cedendo ad una generosa risoluzione:

«— Vuoi che ritorniamo a Catania?