Pagina:Verga - Una peccatrice.djvu/229

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— Oh no!… Dio mio!…

— Un momento! Avrete almeno questo; — e spezzò il cordone del campanello, strappandolo con violenza.

— Recate un bicchiere d’acqua e del sapone, e preparate due tazze di caffè molto carico e senza zucchero; subito! — ordinò al cameriere che comparve.

— Bisogna che tu passi nell’altra stanza; — soggiunse quindi rivolto a Brusio che sembrava di sasso.

Narcisa, che udì forse e comprese quelle parole, strinse più vivamente le mani del giovane, quasi volesse attaccarsi a lui.

— No! no! — singhiozzò Pietro cadendo inginocchiato dinanzi al canapè; no! io non la lascerò un minuto… Io sarò forte, Raimondo!

Il medico si strinse con impazienza nelle spalle, e tentò di far bere a Narcisa il bicchier d’acqua che gli avevano recato ove avea sciolto del sapone.

Ella ne inghiottì avidamente due o tre sorsi, afferrando il bicchiere come se avesse voluto aggrapparsi alla vita che sentiva sfuggirle; provò qualche movimento di vo-