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Jeli si rammentava di ogni cosa anche lui, sebbene non dicesse nulla, perchè era stato sempre un ragazzo giudizioso e di poche parole.
Finita la raccolta, alla vigilia della partenza, Mara venne a salutare il giovanotto, nel tempo che ci stava facendo la ricotta, ed era tutto intento a raccogliere il siero colla cazza.
— Ora ti dico addio, — gli disse ella, — perchè domani torniamo a Vizzini.
— Come sono andate le fave?
Male sono andate! la lupa le ha mangiate tutte, quest’anno.
— Dipende dalla pioggia che è stata scarsa, — disse Jeli. — Figurati che si è dovuto uccidere anche le agnelle perchè non avevano da mangiare; su tutta la Salonia non venne tre dita di erba.
Ma a te poco te ne importa. Il salario l’hai sempre, buona o mal’annata!
— Sì, è vero, — disse lui; — ma mi rincresce dare quelle povere bestie in mano al beccaio.