Pagina:Verginia.djvu/60

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A T T O

     Forse hoggi condirem questa minestra
     Gostanza o tu m’ascolta, o m’habbi ucciso
     Gos.Che c’è el cielo salvi e pensier tuoi
     Ruf.Tu sola, non el ciel salvar mi puoi.

Gostanza un sasso, un scoglio, una impia fera
     Liquefar pur si vede qualche volta.
     Non esser sempre dispietata e altera
     Et l’humil prece mie un tratto ascolta:
     Se ’l mio signor tua crudelta dispera
     Farà poi qualche cosa insana, & stolta
     Gos.Di questo tuo signor & sua favilla,
     Che tanto l’ami non crede Camilla.

Ruf.Gostanza mia io ti giuro & prometto
     Ch’el mio signor non mangia beve o dorme
     Tanto è d’amor di tua figlia constretto:
     Fanne la prova in tutti modi, & forme.
     Gos.S’io el credessi io gli havrei alcun rispetto,
     Ma de signor son simulate l’orme.
     Se egli tanto ama la mia figlia accorta
     Donili el charo anel che in dito porta.
 
Ruf.Ma di poi che l’anel t’havrò portato
     Che premio renderai, a tanto amore?
     Gos.Fia da Camilla el tuo signor guardato:
     Ruf.Altro che guardi vuol el mio signore:
     Gos.Con qualche tempo l’havra contentato,
     Ruf.Chi spera in tempo si consuma adhore