Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/109

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un affetto ch’io non provi. Al che soggiunse mestamente Saffo; Se Venere ti ha donata questa amabile avvenenza, Minerva ti ha formato il cuore. Dunque tu ami? E quindi palpitando aggiunse; E qual è il fortunato oggetto, a cui consacrasti il cuore? Rispose Faone: Giacchè con tanta benevolenza ti mostri curiosa degli arcani di lui, io ti dirò, che l’ho dato a Cleonice, la quale mi ama, se gravemente, il che non credo, io non fossi ingannato. Oh non lo credere, anima sincera, disse ella, che ingannare non ti puoi, ogni qual volta ti credi amato! Poichè, rispose il garzone, non ti dispiace che io alquanto prolunghi un ragionamento che mi rendi piacevole, io ti dirò, che lasciai a Cleonice i vaghissimi tuoi fiori, interpretando che me gli porgessi a tale uso. Ben sai, che di tutte le lodi che allettino un vincitor di palestra, la più gradita è quella che si dirige all’oggetto dal di lui cuore prescelto. Nella quale opinione ora vieppiù mi confermo, con-