Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/215

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si richieda meno, o Eutichio, di questo veramente nettareo vino, per far così deviare dalla comune opinione intelletti, come questi, prescelti alla contemplazione del vero. Tu calunnj, rispose Eutichio sorridendo, il mio vino, come perturbatore della sana filosofia: ma se non credi la nostra saggia quanto vorresti, non potrai dire, ch’ella sia intemperante, poichè vedi impiegato il tempo piuttosto ad esalare l’animo in ragionamenti, che a ministrare le piene coppe. Non sia mai, interruppe Saffo, ch’io creda dissoluta la vostra filosofia; bensì vorrei sapere, per qual metodo di retti sillogismi arrivi la mente umana a dissipare il timore de’ celesti castighi, siccome ora in voi si vede manifestamente nella tranquilla derisione delle pene di Encelado; e maggiore, io ve lo confesso, diviene la mia ammirazione, quantochè ad animi così onesti e virtuosi, come i vostri, sembra che dovrebbero essere gratissime le dottrine delle pene e de’ premj divini, siccome