Vai al contenuto

Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/220

Da Wikisource.

spandendo insieme ampiamente il canto, verso di cui tutti con ciglio sospeso avean risolti gli occhi in silenzio. Cantò Melanzio alcuni versi della Iliade, animando coll’armonia quel metro divino e quei celesti pensieri, onde riunito il doppio diletto, scendeva per le attente orecchie a impadronirsi del cuore. Finì la mensa, ed insieme il canto, dopo la quale Eutichio alzandosi, e gli altri insieme, volgendosi egli a Nomofilo disse: Vedi quant’è maravigliosa la magnanimità degli eroi Trojani e Greci, e non meno la bellezza de’ versi di Omero in decantarla, ed anche l’artificio del mio citaredo nell’animare cogli allettamenti della musica così pregevoli concetti; eppure nè gli eroi, nè i poeti, nè i musici si formano colle scolastiche discipline. E tu, che sì spesso ti mostri nemico delle opinioni, e tanto amico della libera filosofia, potresti considerare, che la gloria delle città dipende dall’amor della patria, e dalle magnanime imprese di valore, alle