Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/314

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della musica, siccome talvolta sogliono i citaredi e i cantori; ma sembra che tu quì non altro brami, se non di risanarti nel sacro bagno di Leucate, da qualche misera infermità di amore. Tu lo dicesti (rispose Saffo con maraviglia), e giacchè dai così benigna udienza alle mie preghiere, spiegami che sia il bagno, di cui ragioni, perchè io sono perplessa fra gli oracoli oscuri, i quali mi hanno spinta a quì venire, promettendomi che estinguerò la fiamma tormentosa in questo pelago. E però tratta da così preziosa speranza, temendo gli Dei sdegnati, e confidando ne’ clementi, a te ricorro ministro de’ favori di Apollo, acciocchè mi sveli in qual modo il promesso lavacro spegnerà quel pernicioso fuoco, il quale non han potuto finora estinguere nè le esortazioni amichevoli, nè le proteste di amanti, nè il variar contrade, nè l’implorare il cielo, nè l’empire il mondo di sospiri. Vieni (rispose il sacerdote) meco fuori nell’atrio,