Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/334

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ri, che diligentemente da lui spiegati, gli offersero l’opera, di cui ho intrapresa la traduzione. Nelle seguenti istoriche notizie, da me compilate per facilitarmi l’intelligenza del testo, farò vedere, quanto sia utile la presente scoperta per la dilucidazione di varj punti, riguardanti la storia di quei tempi. Il giudicare del merito di un opera spetta a chi la legge, non a chi la traduce; poichè il traduttore non può dispensarsi dal contrarre in qualche modo della parzialità per il testo. Il pubblico adunque sia il giudice di questo poemetto, e a me sia lecito soltanto notarne qualche difetto, non per far torto al merito della Greca poetessa, ma per viepiù provare essere, quest’opera, vero e genuino suo parto. Si trova in effeto in quest’inni usata troppo spesso la figura, o sia repetizione; cosa, che già Demetrio Falereo