Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/373

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     La prima io son, che intrepida
Mi appresso al vostro trono:
lo la fanciulla Lesbia,
Saffo infelice io sono.
     Non io de’ vostri taciti
Regni a turbar la pace,
Qual già Teséo, qual Ercole,
Scendo con destra audace.
     Al pari anch’io del Tracio
Figlio del saggio Apollo,
Tra voi potea discendere
Colla mia cetra al collo;
     Ma forza ed arti abbomino;
Il solo Amor mi è guida;
A Radamanto, ad Eaco
La mia ragion si affida.
     I voti miei proteggere,
Piacciati, o giusto Dite:
E voi, tremendi giudici,
Le mie querele udite.
     Poichè lasciommi il perfido
Faon romita amante,
Tra selve, e luoghi inospiti
Trassi la vita errante.