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frontando le merci particolari introdotte colle merci particolari trasmesse; sicchè ridotta, sì una partita, che l’altra al suo verisimile valore, la differenza che in fine risulta fra queste due quantità, si considera come la quantità del denaro che debbe essersi accresciutto, e diminuito nello Stato.

Dal paragone fra le merci particolari uscite in confronto delle merci particolari entrate può uno Stato sapere, se il valore delle merci che ha vendute agli esteri sia maggiore, minore, o eguale al valore delle merci che da essi ha comprate. Questa notizia palesa, se uno Stato cammini alla prosperità, ovvero alla decadenza. Quello Stato, in cui l’annua consumazione è stata maggiore della riproduzione annua, è nel caso d’aver diminuito realmente la propria ricchezza, e può dirsi di lui quello che dicesi di una famiglia, quando oltre l’annua rendita spende parte del capitale.

Se ai registri delle dogane si scrivessero esattamente tutte le merci d’importazione, ed esportazione, dallo spoglio di questi si potrebbe conoscere qual relazione abbia il valore dell’annua importazione in


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