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consumare e dissipare in manifatture e prodotti esteri la loro ricchezza. Questa fatale ricchezza sarà per quel popolo un lampo, che dall’alto balenerà sul capo della moltitudine, e la renderà sempre più rannicchiata ed avvilita: la merce universale passerà alle nazioni estere attive, senza che le mani del popolo la tocchino, e l’unica picciolissima parte, che potrà averne la nazione, sarà ne’ salarj, che riceveranno alcuni Cittadini inerti. La pompa d’alcuni pochi contrastando colla universale miseria sarà lo spettacolo che offrirà dovunque il denaro accresciuto senza una nazionale industria.

È vero che considerando immobili le due quantità, merce universale, e merci particolari, quanto più s’accresce la quantità da una parte, tanto più deve di quella cedersene in cambio dell’altra; cioè, quanto più accresce la quantità del denaro, tanto più dovrebbe diventar cara ogni cosa, se le cose vendibili e il denaro restassero immobili. L’averne dimenticato il moto fu cagione, che taluno scrittore, altronde esatto pensatore, abbia equivocato. Quanto più vendite fa il venditore, tanto si contenta di profittare meno per ogni vendita, e quan-


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