Pagina:Versi del conte Giacomo Leopardi.djvu/22

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Raggio accusar ne gli abitati lochi,
Quand’ei m’offriva al guardo umano e quando
Umani volti al mio guardo scopria.
Or sempre loderollo, o ch’io ti miri
Veleggiar tra le nubi, o che serena
Dominatrice de l’etereo campo
Questa flebil riguardi umana sede.
Me spesso rivedrai solingo e muto
Errar pe’ boschi e per le verdi rive,
O seder sovra l’erbe, assai contento
Se lena e core a sospirar m’avanza.