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A LODOVICO PASINI

SENATORE DEL REGNO.


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     Quando dall’onda le nembose spalle
Sollevassero le Alpi, e di vulcani
3Tutta ardesse del Tevere la valle;

     Quando vagante pe’ deserti piani
Il vorticoso Eridano i maggesi
6A popoli impinguasse ancor lontani,

     Tu ben sai, Lodovico, a cui palesi
Splendono nel granito e nella lava
9Remotissimi giorni a noi contesi.

     Stanza in vero superba apparecchiava
Fra le chiostre de’ monti e la marina
12Che accarezzando la circonda e lava,

     Alla fatata sobole latina
Favorevole Iddio che il portentoso
15Albergo le munia come a regina.