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PSICHE.
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O dell’anima umana, a cui fatale
È sovente del ver la conoscenza,
3Immagine gentil, Psiche immortale;
O divina farfalla, a cui l’essenza
Delle cose è nascosta, o sol si svela
6Quanto basti al gioir dell’innocenza;
Lascia, Psiche, l’improvvida querela,
Nè desïar conoscere lo sposo
9Che la temuta oscurità ti cela.
Men dolce, o semplicetta, è bacio ascoso?
Dolci meno gli amplessi e le parole,
12Onde bea Quel non visto il tuo riposo?
D’aurati sogni e di leggiadre fole
Popolata è la notte; ombre giocose,
15Che col primo splendor dissipa il sole.