Pagina:Versi di Giuseppe Giusti.djvu/132

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108 il ballo.


Oggi sollecito
     D’illustri prese,
     Sdegnando l’obolo
     Camaldolese,

Nel nobil etere
     Sorse veloce,
     E al paretaio
     Piantò la croce.

Come putredine
     Che lenta lenta
     Strugge il cadavere
     Che l’alimenta,

E propagandosi
     Dai corpi infermi
     Par che nel rodere
     S’attacchi ai vermi;

Così la rancida
     Muffa patricia,
     Da illustri costole
     Senza camicia

Spinte dal debito
     Allo spedale,
     S’attacca all’ordine
     Della Cambiale;

E già ripopola
     Corti e Casini
     Una colonia
     Di scortichini.

Di quei Lustrissimi
     L’odio sommesso
     Lo scanna e inchinasi
     Nel tempo istesso;