Come allo specchio innante
Trattien fanciulla il fiato,
Temendo che turbato
Il muto consigliero
A lei non renda intero — il suo sembiante;
Così commossa a dire
Il trepidante affetto,
Confusa di rispetto
La voce non s’attenta,
E suona incerta e lenta — il mio desire.
O gemma, o primo onore
Delle create cose,
M’odi, e le man pietose
Porgi benigna al freno
D’un cor di fede pieno — e pien d’amore.
Nè in te dubbio o paura
Desti il pungente stile,
Quasi a trastullo vile
Io, da pietà lontano,
Prenda il delirio umano — e la sventura.
Un vergognoso errore
Paleso sospirando;
Alla virtù mirando,
Muove senza sgomento
Rimprovero e lamento — il mio dolore.
Se con sicuro viso
Tentai piaghe profonde,
Di carità nell’onde
Temprai l’ardito ingegno,
E trassi dallo sdegno — il mesto riso.