Pagina:Versi di Giuseppe Giusti.djvu/192

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168 i brindisi.


Perchè credete voi che il vecchio Omero
     Da tanto tempo sia letto e riletto?
     Forse perchè lanciandosi il pensiero
     Sull’orme di quel nobile intelletto,
     Va lontano da noi le mille miglia
     Sempre di meraviglia in meraviglia?

Ma vi pare! nemmanco per idea:
     Sapete voi perchè l’aspra battaglia
     Di Troia piace, e piace l’Odissea?
     Perchè ogni po’ si stende la tovaglia;
     Perchè Ulisse e quegli altri a tempo e loco
     Sanno farla da eroe come da coco.

Socrate, che fu tanto reverito
     E tanto onora l’umana ragione,
     Se vi faceste a leggere il Convito
     Scritto da Senofonte e da Platone,
     Vedreste che tra i piatti e l’allegria
     Insegnava la sua filosofia.

Ma via, lasciamo i tempi dell’Iliade,
     I sapienti e gli eroi del gentilesimo;
     Passiamo ai tempi della santa Triade,
     Della Circoncisione e del Battesimo:
     Piacque sotto la Genesi il mangiare,
     E piace adesso nell’era volgare.

Tutti siam d’una tinta, e per natura
     Ci tira la bottiglia e la cucina;
     Dunque accordiam la ghiotta alla scrittura;
     Anzi, portando il pulpito in cantina,
     Vediam di fare un corso di buccolica
     Tutto di balla alla chiesa cattolica.