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82 Crodo, Cravegna.

vedere ora i lavori lenti e quieti, ora gli sconvolgimenti della natura.

La valle poco al di sopra cangia nome, e dicesi valle Antigorio. Si lascia a destra Monte-Crestese, terra che ha esposte a mezzodì le amene sue vigne, sotto alle quali corre il torrente Lisogno. La Tosa per qualche tratto scorre placida sur un piano quasi orizzontale, sinchè vedesi in quel luogo, ove si riuniscono i due rami ne’ quali erasi divisa nella valle superiore, cadere precipitosa, essendosi scavato, a così dire, un pozzo cilindrico. Sopra questa caduta si passa un ponte altissimo, senza sbarre, e non senza pericolo.

Si sale a lato della cascata, e si viene a S. Marco, e quindi, tragittando il fiume, a Ponte-Maglio, che gli antiquarj chiamano Pons Manlii, dal console Manlio. A sinistra si vede Oira ed altri paesucci.

La via conduce a Crodo presso ad una valletta che sembra essere stata altre volte un lago; e di fatto ai tempi di monsig. Bescapè eravi una chiesuola chiamata S. Martino co-de-lago (capo di lago). A mezza lega dal ponte verso O. v’è un filone di marchesetta aurifera, entro ganga di quarzo nella roccia micacea. Un simil filone v’è più in alto, a fior di terra.

Si passa quindi a Feriolo, e di là a Cravegna, paese noto per essere stato patria