Pagina:Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu/116

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100 Formazza.

da 10 a 60 piedi d’altezza, e ben trecento piedi in lunghezza: esso ha delle vene di spato d’alcuni pollici, e facilmente si fende, cosicchè s’adopera a coprir tetti, come un’ardesia tegolare; e sen potrebbero anche cavare degli obelischi uguali agli egiziani, se potessero di colà trasportarsi. Un pittore ivi trova una delle più vaghe e variate romanzesche scene che figurar mai si possa.

S’ascende poi a un villaggio detto il Passo, e quindi viensi a Fopiano per angusto sentiere, presso a graniti stratificati, e a massi enormi staccati, sur un de’ quali è costruito un piccol forte, lasciando intanto a sinistra una bella cascata. Osservisi, cammin facendo, un fenomeno non raro nei graniti, cioè che alcuni massi si sfogliano a sottili strati, talora anche concentrici, se il masso è di figura convessa; il che devesi non solo all’azione esterna dell’aria, dell’acqua e del sole, ma all’essersi indurata l’esterna superficie prima della parte interna, onde quella da questa dovè staccarsi.

Da Fopiano, ove veggonsi gli ultimi noci, si sale a Formazza, paese che dà il nome alla valle, e da cui si può, volgendo a destra, passare in val Maggia. Per andarvi si varca, per assai incomoda via, una vetta detta la Forca del Bosco, per distinguerla dalla Forca più elevata di cui parlerassi; e di discende