Pagina:Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu/198

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182 Da Lugano a Como.

na che non di rado vien venduto come cote inglese, e dall’altro lato un ammasso immenso di ciottoli fluitati, depostivi senza dubbio dal torrente quando formava qui un laghetto, e correa molto più alto. V’ha pur in quelle vicinanze dello scisto calcare bituminoso, che dà fiamma, specialmente sotto Morbio inferiore; e nel letto stesso della Breggia sono visibili due filoni di buon carbon fossile sinora intatti, ma che molto promettono. A Castel San Pietro si vede qualche monumento de’ bassi tempi.

Ma se il curioso viaggiatore vuole stabilirsi nel sito del Lario il più ameno e più comodo per vedere le cose rimarchevoli, cioè alla Cadenabbia, e non gli rincrescon altronde sei miglia di non atta a cocchi, sebben sialo a carri, e perciò non incomoda via, da Lugano s’imbarca per Porlezza, sul ramo orientale. Si lascia a destra Caprino, luogo di poche case e di molti grottini da vino, cioè cantine scavate nel monte e ventilate, delle quali parla a lungo Saussure1, che ivi trovò il maggior freddo che avesse sentito mai in simili luoghi, per cui il termometro portatovi dal di fuori in un caldo giorno estivo si abbassò di 19 gradi; ma non discese a 19 sotto zero, come mal lesse l’antore della statistica del Dipartimento del Lario.

  1. Voyag. aux. Alp. Tom. III. pag. 313.