Pagina:Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu/254

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che di là tutto infestavano il lago: ora è un deliziosissimo soggiorno. Il palazzo Serbelloni posto sul pendio che guarda mezzodì, è più ben collocato che bello. Ivi con una nuova piantagione d’ulivi si è pensato a trarre vantaggio dalla bella esposizione. Il bosco di pini n’è ampio, e amenissime ne sono le prospettive. Verso est finisce sopra i nudi massi di cui parlammo, e per una loggia alquanto protratta si trova il curioso su di essi a perpendicolo; e narrasi che una Signora del luogo nel secolo xvii colà per un celato trabuchello punisse con il precipizio i drudi infedeli. Le ville Ciceri e Trotti sono amene per la situazione, essendo quella metà del poggio, e questa in riva al lago; e vaghe pur ne sono le piantagioni, sebbene all’antica maniera. Altre famiglie milanesi, come gli Anguissola e i Taverna, hanno formate in quel contorno delle case di delizia, a ciò invitandole il comodo di andarvi per terra, come vedremo al Capo XXVI, descrivendo la Vallassina. Essendo riparate dal mezzodì, offron esse un delizioso soggiorno estivo. Tutte ora di gran lunga le supera la magnifica villa Melzi di S. E. il sig. Duca di Lodi, di recente costruita ed ornata. Presso la terra di s. Giovanni vedesi la gradinata che conduce al viale di villa Giulia. Di là alla Ca-