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Lario, ramo di Como. | 261 |
Lavedo, che uniasi secondo lui, a Lesseno. Certo è che da che le storie parlan del Lario, questo è sempre stato navigato da Como alle foci dell’Adda, ove il lago comincia. Chi si trovasse all’isola nel dì di s. Giovanni Battista, vedrebbe una commedia o tragedia sacra rappresentante un anno la nascita, e un altro la decollazione del Santo, con infinito concorso di genti e di barche.
Varj altri paesucci stanno rimpetto all’isola, e fra questi Ossuccio, ove un’antica iscrizione rammenta un luogo consecrato MATRONIS ET GENIIS AUSUCIATIUM.
A Balbiano succede Spurano (Spurianum), ch’ebbe forse nome da uno spedale ove i bambini spurii si raccoglievano e si educavano.
Viensi quindi a Sala (Salia), indi a Cologno (Colonia), ov’è ancora un arco vetusto che vuolsi de’ tempi romani; dopo di cui una bella cascata d’acqua v’è frammezzo a uliveti, ed un’ altra maggior cascata, detta la Camoggia, vedesi poi strisciar pel monte, e su elevato ponte la tragitta chi viaggia per terra . Molto erto è quel monte, coperto però quasi intieramente da castagneti e pascoli; e angusta è la via lungo la sponda, sinchè si giugne ad Argegno. Ivi pur trovasi spontaneo e abbondante lo scotano (Rhus cotinus Lin.),