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20 Da Gallarate alle Isole per Sesto.

barca nel seno formato dalla Tosa. A destra L’Isolino, o Isola di S. Giovanni, pare attaccato a Pallanza, indi l’Isola Madre sorge nel mezzo; poscia con ben ornato prospetto appare l’Isola Bella, che dietro di se nasconde l’Isola Superiore.

All’entrata del seno in cui stanno le Isole si ha una prospettiva imponente di monti, che per gradi s’innalzano dai granitosi di Baveno e Montorfano sino al sempre nevoso Sempione. A sinistra vi è Stresa, di cui parleremo.

Nello avvicinarsi all’Isola Bella si ha una scena teatrale, e d’esser sembra presso l’isola d’Alcina o di Calipso. Dieci giardini, posti uno sopra l’altro a foggia di scalinata colossale, veggonsi in prospetto: da un lato vi è una ridente selva d’aranci vetusti e fronzuti, sostenuta interamente da archi fondati nel lago, e dietro ad essa un folto e nero bosco di sempre verdi allori altissimi, entro cui mormoreggia e spuma un’artificiale cascata; le torri, gli archi, le statue rompono il verde ridente delle limoniere, che tutte coprono le pareti, frammiste a luogo a luogo di fiori d’ogni forma e colore. Ove l’esposizione al nord non soffre gli agrumi, i muri son coperti d’alloro e di fiorente tino. Un boschetto pur vi si aggiunse, non ha guari, de’ più begli alberi ed arbusti esotici che nel nostro clima