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Ceppo-morello, Morghen. 75

potrà il mineralogista aver da loro de’ lumi, e vedere de’ bei saggi delle miniere medesime.

Passando pe’ villaggi di Groppo, Canfinello, Borgone, Ceppo-morello (cosi detto dagli enormi massi granitosi di color vinato che gli stanno intorno) e Prequartera, giugnesi a Campioli. Qui cessa ogni coltivazione di viti, e quasi d’ogni albero fruttifero; e par anche che abbia fine la valle, chiusa da monte dirupato e da nudo scoglio; se non che da questo vedesi per angusta fenditura sboccar l’Anza. Cessa difatti di più oltre chiamarsi valle Anzasca, e si passa in val Macugnaga.

Per angusto ponte di legno formato di lunghissimi larici, e assai ingegnosamente costruito, sicchè il solo contrasto lo sostiene, e che sebbene traballi, pur è sicuro per le bestie e per gli uomini, si passa alla destra dell’Anza; e per un dirupato sentiere sparso di rododendri (rhododendrum ferrugineum L.) che con profusione nella state l’infiorano, si sale a un luogo detto Morghen, ove il viaggiatore trovasi in una delle più tetre solitudini.

Questi orrori, in cui non veggonsi, anche nel luglio e nell’agosto, se non frassini e faggi, pochi arbusti ed erbe, più tetri sembrano, perché s’esce da amena valle. Non solo cambia l’aspetto del suolo, ma i volti stessi,