Pagina:Viaggio in Dalmazia.djvu/335

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di nuovo, ed è la sola fra le Città della Dalmazia in cui non si vedano case rovinose, e macerie. La sua estensione è picciola, poco numerosa la popolazione; non à fortificazioni di sorte alcuna, anzi è del tutto priva di porte, e di mura, checchè ne dicano i Geografi moderni, e segnatamente il Busching, che prende anche un grosso abbaglio mettendola su la cima d’un monte. Ella è al piè d’una gran montagna, e stendesi lungo le rive del suo picciolo, e non ottimo1 Porto, in sito piano. L’aria di questo Paese non era granfatto salubre nell’età passate; una palude salmastra le tramandava nel tempo di State aliti pestilenziali. Gli abitanti vennero in deliberazione di farla comunicare col mare, ben intendendo che un picciolo tratto di basso terreno allagato da fetide acque corrompe l’atmosfera ad una estensione molto maggiore; ed infatti l’esito corrispose perfettamente alle loro patriotiche mire, imperocchè la popolazione vi va crescendo, e vi gode molto miglior salute, che negli anni addietro.

I Macherani sono di svegliatissimo ingegno, e particolarmente addetti al mercanteggiare. Riescono felicemente anche nella letteratura; e quant’oltre possano arrivare nella coltura dello spirito col proprio esempio lo provava il Conte Abate Clemente Grubbisich, nato in Macarska d’antica, e nobile Famiglia, che nello scaduto anno MDCCLXXIII immaturamente fu tolto dalla morte alla Repubblica Letteraria, alla Patria di cui era lo splendore, ai Viaggiatori che ne ritraevano lumi, ed ospitalità nobilissima, a tutti i buoni che

  1. Il Maty, e la Martiniere, danno ne’ loro Dizionari un gran Porto a Macarska.