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Pagina:Viaggio in Dalmazia.djvu/365

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d’una ripida falda di Monte, dal fondo del mare, che in quel sito è considerabile, e chiama a se un gran numero di pesci.

Noi discesimo a Drasnize per vedervi una Lapida Romana, che vi debb’essere, ma che dallo scortese Curato del luogo ci fu tenuta nascosa pelle solite ragioni di sospetto, e d’ignoranza, che militano in quelle contrade a danno del forastiere. Fu d’uopo contentarci di ricopiare due Iscrizioni Slavoniche, l’una pella singolarità di qualche carattere, l’altra perchè indica l’Epoca d’un passaggio dell’Herceg Stefano per quel paese.

È celebre in Primorie l’acqua d’una picciola fonte, che scaturisce da un masso elevato poco lontano dalla Chiesa di Drasnize, e scorrendo giù pella rupe portasi al mare, dopo poche braccia di viaggio. Dicono ch’ella sia tanto leggiera, e perfetta quanto quella di Nocera; e vi fu chi ne conservò per molti anni in fiaschi senza che si guastasse; nella loro semplice Medicina quegli abitanti ne fanno uso frequente, e fortunato. Ell’à veramente le qualità volute da Ippocrate, ed è κουφοτάτη, καί γλυχυτάτη, καί λεπτοτάτη, καί λαμπροτάτη. Sarebbe da farne de’ confronti più precisi per la via dell’Analisi, e delle sperienze replicate ne’ nostri Spedali; da che anche l’articolo dell’acqua di Nocera porta fuori dello Stato una somma di denaro non affatto spregevole. È vero che questo nome d’acqua di Dalmazia durerebbe qualche fatica a venir in moda: ma l’appoggio d’un qualche barbassoro in Medicina potrebbe operare anche questo miracolo sollecitamente.

Vicino a questa fonte io ò raccolto de’ pezzi erranti di marmo finissimo statuario visibilmente staccati da strati superiori non molto lontani dal mare, e un marmo rosso gentile d’unitissima, e fina grana, degno d’essere impiegato in qualunque ornamento di sacri luoghi, o